La Birra è una bevanda alcolica antica, ottenuta dalla fermentazione di mosto a base di malto, e vi sono testimonianze della sua produzione già al tempo dei Sumeri circa 6000 anni fa.

Sin dall’antichità, per la produzione del malto (cioè il cereale germinato ed essiccato) sono stati utilizzati diversi tipi di cereali, il più diffuso dei quali è il malto d'orzo, chiamato spesso semplicemente malto (bracem nel latino mutuato dal gallico, da cui i termini brassare e brasserie).

L’uso sistematico del luppolo, fino a quel momento utilizzato per aromatizzare e amaricare la birra, inizia nell'XII secolo, grazie a Suor Ildegarda di Bingen, monaca benedettina curiosa e studiosa, con numerosi talenti che spaziavano dalla musica alla botanica; fu lei, infatti, ad identificare le proprietà di conservante naturale del luppolo indicandolo, perciò, come elemento indispensabile nella produzione della birra. La Chiesa cattolica la venera come santa e nel 2012 papa Benedetto XVI l’ha dichiarata dottore della Chiesa, riconoscimento ottenuto solo da 3 donne prima di lei.

In Europa la diffusione della birra, come bevanda di largo consumo, si ebbe durante il Medioevo, grazie (si fa per dire) alla scarsa qualità dell’acqua nelle città e nei borghi (sovraffollati e in pessime condizioni igieniche), in cui era spesso inquinata e vettore di gravi epidemie, mentre la bollitura, essenziale nel processo di produzione della birra, ne consentiva una parziale “sanificazione” microbica riducendo, di fatto, la diffusione di malattie.

Data la grande produzione raggiunta in Germania, il 23 aprile del 1516, Guglielmo IV, Duca di Baviera, a Ingolstadt (città bavarese sul Danubio) emanò la Reinheitsgebot, una legge altrimenti nota come “Editto della Purezza”, con la quale vennero definiti i prodotti autorizzati per la produzione della birra (acqua, malto d’orzo e luppolo), ma anche la tassazione relativa alla produzione e al commercio della birra (il vero scopo dell’editto). La legge bavarese fu successivamente applicata in tutta la Germania in seguito all’unificazione dell'Impero ad opera di Otto von Bismarck nel 1871.

Dal 1516 ad oggi, l’unico cambiamento degno di nota nel processo produttivo della birra, conseguente alle scoperte microbiologiche di Louis Pasteur nel XIX secolo, è l'aggiunta dei lieviti selezionati, cioè speciali tipologie di funghi (saccaromyces) che si nutrono di zucchero (prevalentemente maltosio) producendo alcool (e anidride carbonica); fino a quel momento, infatti, i soli lieviti che avviavano il processo di fermentazione erano quelli naturali presenti sui cereali e nell’aria.

La parola tedesca Bier deriva molto probabilmente dal latino volgare biber "bevanda" (dal verbo bibere). Dal termine tedesco sono poi derivate la parola italiana Birra, quella francese Bière e quella inglese Beer, usate per indicare tale bevanda; nella lingua spagnola (cerveza) e in quella portoghese (cerveja), invece, è evidente la derivazione latina da cerevisia (cereale fermentato), parola che a sua volta deriva da Cerere la dea delle messi.

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